#ContestGenioPalermo - Graduatoria
Fontana del Genio di Palermo, in una scena drammatica la figura imponente del Genio, sotto un cielo nuvoloso e minaccioso, il cui volto fiero come a protezione di tutta la Sicilia e di tutti suoi abitanti rappresentati dall'immagine scolpita della Trinacria posta ai piedi della fontana.
Il nume tutelare della nostra città e l'amata patrona ogni 14 Luglio simbolicamente si incontrano nella frase "Viva Palermo e Santa Rosalia". È infatti Panormus è il nome di questo antichissimo genius loci, di origine pre-romana. Sono partita, dunque, da questa coppia che così profondamente rappresenta l'essenza di Palermo. Li ho immaginati insieme (come nell'affresco "L'apoteosi di Palermo" di Palazzo Isnello) camminare per le vie del centro storico e li ho "fermati" in Vucciria, in Piazza Caracciolo, il luogo palermitano per eccellenza. La Santuzza di tutti, venerata oltre ogni Credo, così sacra e pagana insieme, e il Genio, figura mitica, emblema e personificazione della città stessa, fondamenti di Palermo e di tutto ciò che reppresenta.
Rappresentare i mille volti diverso del genio di palermo ad ogni sua rapprensetazione cambia sempre.
Palermo è il suo mare: un mare di bellezza, di cultura, di solidarietà e di integrazione. Io credo che uno dei Geni sia nascosto in fondo al mare, ha lo sguardo di un bambino e riesce a vedere oltre le sbarre dell'ottusità culturale, sociale e razziale.
Il Genio di Palermo, celato a lungo nell'ombra, rinasce dalla memoria del passato, adesso è volto verso la luce del futuro.
Abito a due passi da piazza rivoluzione, e questa icona del genio fa parte del mio quotidiano, l' ho osservata sotto la pioggia il sole di notte e di giorno, la prospettiva da cui guarda il cielo che ad un certo orario sembra inseguire il sole mi fa pensare alla speranza che il genio spirito di questa città tenta di richiamare nel nume celeste, in mezzo al traffico, alla quotidianità di esercenti passanti e residenti, come un atto divino che continua vibrante e sacro in un contesto di caotica quotidianità che lo avvolge ma non lo inghiottisce del tutto lasciando viva la speranza che è tutta nel gesto di rivolgere lo sguardo al cielo alla luce che desidera forse risplenda sempre in questo posto.
Sento la tua bellezza percorrermi l'anima, Palermo mia. Ed è così ardente che ho scelto di amarti. Sento la tua voce, tra miliardi di voci, che mi chiede di restare. Abbattendo tutti i pregiudizi nonostante le tue imperfezioni. Tu che accogli, tu che spalanchi il tuo petto, mi abbracci così forte da indicarmi il punto esatto dove nasce il sole. #contestgeniopalermo
La bellezza del volto di mia nonna che ha compiuto 95 anni è espressione di memoria, volto e luogo della mia città. Lei conserva la saggezza e la memoria del Genio di Palermo.
Ho cercato di non banalizzare la foto del Genio di Palermo con uno scatto statico, che potesse essere simile a molti altri. Ho voluto coinvolgere nella visione del soggetto il rapporto tra le sculture, come se in quel preciso istante le statue presenti stessero comunicando tra di loro emozioni. Quando scatto cerco di animare l'oggetto rendendolo in movimento. Il genio è volutamente in secondo piano, in quanto, per la sua notorietà non abbisogna di maggiore visibilità.
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Palermo lu Grandi non avrebbe approvato. Palermo lu Grandi merita di più, molto di più.
"Il Genio di Palermo viene considerato tradizionalmente la personificazione della Città e il simbolo dei suoi abitanti, indipendentemente dalle origini e dell'appartenenza etnica, culturale, religiosa e sociale" "Il serpente nutrito dal Genio è indicativo di rinnovamento e di trasformazioni, anche grazie alle relazioni con gli stranieri" Queste descrizioni le rivedo anche nella persona del Sindaco Leoluca Orlando E consentitemi l'affettuosa battuta... Un Sindaco che riesce a farsi eleggere per tre... è proprio un "GENIO"!!! Palazzo delle Aquile, scatto del 12-01-2018, in occasione della prima giornata celebrativa del Genio di Palermo
Sul Cassaro, antico crocevia di storia e cultura, e davanti l'imponente Cattedrale, il Genio di Palermo è accoglienza e accettazione del diverso. All'ombra del Genio nessuno è diverso.
Splendida metafora di saggezza,regalità,rinascita, sei tu Genio che proteggi Palermo,che sei Palermo tanto ricca di colori,profumi,voci,crocevia d'ogni cultura,razza e fonte di vita intellettuale. Guardo la tua immagine riflessa nella sfera senza tempo e mi ispira l'eterno,l'uomo, la sua origine, il suo viaggio, il suo destino. Sei sempre lì assiso austero con lo sguardo benevolo verso la tua città, immerso nell'eterno presente.
Così come il serpente si nutre del petto del genio Palermo si nutre dei suoi Palermitani Feriti e incapaci di allontanarla per sempre
Palermo come il genio e la "genialita'" dei suoi sovrani: Ruggero II e Federico II che furono in grado di governare un regno multietnico. È città araba per le piccole cupole di alcune sue chiese, eredi delle moschee. È città francese per la dinastia degli Altavilla che l¿abbellirono. È città tedesca per le tombe degli Hohenstaufen
Prima sedes corona regis et regni caput. Il genio di Villa Giulia
Palermo...una città piena zeppa di arte,bellezza,culture e tradizioni...Come non amarla?
Sono stata attratta dallo slancio con cui il bambino si è lanciato verso il Genio. Mi è sembrato come vedere un figlio che corre incontro al padre.
La maestosità del nostro Genio
Uno scatto all’interno del mio laboratorio, dove l’arte iconografica incontra la scultura digitale. Un’opera che si discosta dai colori tipici delle rappresentazioni conosciute fino ad osare, in netto contrasto con il classico, tonalità forti ed inusuali, quasi pop. L’arte figurativa si perde ma, al contempo, è esaltata dalla tecnica dello scanning umano, in cui i dettagli anatomici sono volutamente sfumati per togliere identità al modello e vestirlo solo dell’impalpabilità tipica del Genio. Il legame con la scultura è richiamato da elementi forzatamente inseriti, come la texture quasi marmorea, i drappeggi e gli attributi che caratterizzano il Genio di Palermo.
Ho deciso di scattare questa foto per mettere in luce una rappresentazione del genio meno conosciuta e più piccola di Palermo.
Qui, solo fra la pioggia che si confonde con le mie lacrime ed il dolore delle mie ferite, volgo lo sguardo al cielo...perché so che non sarà sempre così.
La genialità di chi ha saputo inventarsi un lavoro offrendo ristoro allo straniero, dissetandolo con i frutti gialli di Palermo
Ho deciso di scattare questa foto al Genio di Palermo situato a Villa Giulia perché colpita immensamente dalla bellezza della sua figura che sembra quasi sovrastare l’intera area limitrofa.
"Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput" Ho scelto questo scatto per mettere in risalto quello che secondo me, oltre ad essere "Il Genio" , è anche il soggetto dell'immagine, ovvero la locuzione latina. Tre titoli, tre antichi privilegi della città: la prima sede dei Re di Sicilia , luogo della loro Incoronazione e la Capitale, tutti segni che ci riportano indietro nel tempo, in un periodo di massimo splendore artistico-culturale, il periodo normanno. Non a caso la mia meravigliosa città, Palermo, oggi giorno è Capitale Italiana della Cultura 2018 e Patrimonio dell'UNESCO
Basta posare un solo sguardo su Palermo vista dall’alto per perdersi in tutti i suoi secoli di storia e per ammirarne la bellezza. Le cupole delle sue chiese barocche si affiancano ai campanili in stile arabo normanno della Cattedrale e contemporaneamente alle terrazze del neoclassico Teatro Massimo. Vecchio e nuovo si fondono insieme; arte e tradizioni, usi e costumi di popoli diversi coesistono in armonia. Il Genio di Palermo non è oggi una semplice personificazione della città. Tutti coloro che vivono Palermo nelle sue meraviglie e nelle sue ferite sono dei novelli “Geni”. Uomini o donne, vecchi o giovani, di qualsiasi etnia, di qualsiasi religione; Il “Genio” oggi non ha un solo volto ma quello di tutti coloro che rivolgono con fiducia il loro sguardo su Palermo, per continuare ad apprezzarla, per continuare a viverla, per continuare ad amarla.
Il genius loci insegna ai figli come nutrire gli altri, poiché l'essere umano non vive di solo pane ma di tutto quello che esce dalla bocca di Dio (una visione moderna e minimalista del genius loci i cui segni del mito sono espressione concettuale del ritratto).
La Genia allo Zen, murales di Igor Scalisi. Sottolineando la differenza di genere si rende il giusto tributo alla genialità delle donne.
Il Genio è quel sottile filo trasparente che lega l’intelletto alla cultura. Attraverso di esso è possibile indurre l’uomo verso valori universali.